Come nasce un profumo
Si inizia selezionando gli ingredienti, le materie prime, ma ovviamente la sola scelta di ingredienti corretti non basta, la miscelazione fa la differenza, tutto dipende da come si combinano tra loro. Occorre perseguire il giusto equilibrio e lo si può ottenere solo conoscendo i profumi e la loro natura e classificazione.
Fin dal 1800 è consuetudine selezionare e classificare i profumi seguendo il criterio delle note, come quelle musicali, così il profumo diventa un brano che si compone di ‘note’
Le note si differenziano in base al grado di volatilità dell’olio essenziale che lo compone, ovvero alla sua velocità di evaporazione a contatto con l’aria.
La piramide olfattiva è la rappresentazione delle note che compongono una fragranza.
le Materie prime sono disposte sui tre livelli in base al loro grado di evaporazione.
In questo modo è possibile rappresentare graficamente l’evoluzione del profumo dal momento in cui viene vaporizzato, e la sua persistenza nel tempo.
Come funziona la piramide olfattiva?
vediamo come si identificano le note in una piramide olfattiva classificata appunto secondo la persistenza (durata) dei profumi:
- Note di Fondo
- Note di Cuore
- Note di Testa
Le Note di fondo con durata di qualche giorno
Anche se le descriviamo per prime, in verità sono le ultime ad essere percepite. Sono pesanti ed evaporano lentamente con gradualità quindi anche emergono più lentamente. Proprio per questo rappresentano la personalità della fragranza, la sua anima.
Sono rappresentate da materie prime di grande persistenza che evaporano con lentezza e possono durare per giorni. In genere sono la caratteristica che genera la fedeltà nell’uso di un profumo.
Hanno un aroma ricco, intenso e speziato alcune note legnose quali incenso, patchouli, cedro e sandalo. Altre note di fondo sono l’iris e l’eliotropio, dalle sfumature cipriate e dall’inconfondibile aroma di vaniglia, ma anche caramello, cacao e caffè, così come le essenze di cuoio, muschio e betulla.
La persistenza di queste note le rende perfette per stabilizzare altre essenze più volatili, mentre a livello percettivo sono usate soprattutto per il loro effetto lenitivo e rilassante.
Delle note di fondo fanno parte le seguenti classificazioni:
- speziata (pepe, cannella, cardamomo, …)
- legnosa (cedro, sandalo, vetiver, patchouli, muschio di quercia, …)
- fougère (accordo composto da lavanda, geranio, muschio di quercia, vetiver, cumarina)
- cipriata (iris, eliotropio, fava tonka, cumarina, …)
- orientale (accordo composto da patchouli, cannella, vaniglia)
- ambrata (balsamo del Perù, del Tolù, copahu, ambra, benzoino, …)
- gourmand (caramello, caffè, cacao, …)
- chypre (accordo composto da bergamotto, rosa o gelsomino, muschio di quercia, patchouli, zibetto)
- cuoio (betulla, laudano, …)
- muschiata (galaxolide, musk T, habanolide, …)
Le Note di cuore possono persistere per qualche ora
Le note di cuore sono più potenti e consistenti di quelle di testa. la loro persistenza e media, rappresentano lo sviluppo del profumo che lascia una scia. Note intermedie si percepiscono subito dopo quelle di testa. Le note di cuore sono piene, avvolgenti e sensuali hanno una durata media ed agiscono sul piano elle emozioni, risvegliano sensazioni profonde. Ecco dunque il carattere dominante della fragranza.
Le note di cuore possono essere fruttate (pesca) o fiorite (rosa, mughetto, fresia, tuberosa, camomilla, gelsomino e ylang ylang), ma possono anche evocare una natura verdeggiante o i profumi dell’oceano.
Delle note di cuore fanno parte le seguenti classificazioni:
- verde (galbano, triplal, …)
- aldeidata
- fiorita (rosa, mughetto, fiore d’arancio, fresia, gelsomino, ylang-ylang, tuberosa, …)
- fruttata (pesca, albicocca, pera, …)
- marina (calone, hélional, floralozone, …)
Le Note di testa durano solo pochi minuti
Anche se le affrontiamo per ultime sono le prime ad essere percepite, fresche, leggere e di debole persistenza, svaniscono in pochi minuti. Un tempo minimo ma sufficiente per scatenare la curiosità : sono il vettore principale della spinta all’acquisto.
Essenze volatili dunque ma molto importanti arrivano per prime e per prime se ne vanno, una caratteristica che le rende però estremamente dinamiche, energizzanti e stimolanti. Catturano l’attenzione e coinvolgono i sensi, e quindi contribuiscono a creare la prima, decisiva, impressione di una fragranza. Â
Tra le note di testa possiamo trovare molte essenze agrumate come limone, arancio, mandarino, bergamotto, ma anche zenzero, eucalipto e lavanda. Inoltre fanno parte di questa classe gli oli tratti da alcune piante aromatiche come timo, salvia e rosmarino.
Delle note di testa fanno parte le seguenti classificazioni:
- esperidata o agrumata (limone, bergamotto, arancia, mandarino, …)
- nuova freschezza (dihydromercenol)
- aromatica (lavanda, timo, basilico, salvia, rosmarino, …)
Tratto Profumia Group